Ho messo il velo molto presto, senza la consapevolezza di quanto fosse importante il hijab nella nostra religione. L’avevo messo solo perché tutte le mie cugine che lo mettevano gli stava da Dio. E quindi volevo sentirmi bella. Con il tempo si cresce e la tua personalità cresce con te, la mia relazione con Dio era positiva ma non mi sentivo abbastanza capace o buona messaggera della nostra religione. Perché in fondo quanto tu porti il velo e come se fosse l’inno della tua religione, come il turbante dei Sikh oppure la kippah per gli ebrei.
E io non ero pronta per questa grande responsabilità.
Una responsabilità già grande con il Creatore ed in più la pressione della community Muslim e Non-Muslim.
La pressione della comunità musulmana è veramente inquietante magari sono inconsapevoli della religione ma ti danno una pressione che arrivi al punto delle volte a dire mollo chi me la fa fare!
E poi arriva la pressione dei NON MUSLIM dove ti giudicano prima ancora che tu apra la bocca.
Non voglio generalizzare, ma nei maggior casi è così.
Per cui ho deciso di costruirmi da un’altra parte del mondo dove potevo essere salutata senza chiedermi di dove sono, o per lo meno etichettata per la mia religione.
E ho deciso che il giorno in cui sarò pronta lo metterò, con la miglior intenzione e miglior impegno.
Quindi Sister, ti dò un consiglio che ho maturato solo adesso: “che all’età di 16 anni non ero abile”.
Amati, scegli cosa vuoi, non ascoltare, perché la religione è una scelta. Anche se nasci TOT, non significa che lo sei, per cui se ti credi Credente costruisci una relazione con il Creatore, e non perché vedi che gli altri lo fanno.
Non mettere il velo per piacere, ma per piacere a te stessa e ad Allah.
Non fatevi abbattere, sfidate i datori di lavoro, siete il futuro dei nostri figli, perciò lottate per un posto libero.
Io me ne pento per essere scappata, invece, che rimasta per portare anche il 2% di cambiamento nella mia città.
E SE UN GIORNO DOVESSI TOGLIERTI IL VELO NON SENTIRTI DI AVER FATTO UN CRIMINE!