“In qualità di Presidente Mete Onlus, associazione basata in Italia, impegnata nell’alto tema diritti umani nazionali ed internazionali, con attenzione particolare rivolta alle questioni di estrema criticità e centralità quali il rispetto della dignità personale, l’integrazione e la convivenza civile, manifesto preoccupazione internazionale per la conferma della condanna a 33 anni e 148 frustate per l’avvocatessa iraniana Nasrin Sotoudeh, rinchiusa nel carcere di Evin”, afferma così Giorgia Butera.
Le accuse contro di lei sono la conseguenza del suo pacifico lavoro in favore dei diritti umani, inclusa la sua difesa delle donne che protestano contro l’obbligo di indossare il velo in Iran, e la sua pubblica opposizione alla pena di morte.
Per questa ragione, chiediamo al Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite di Ginevra, Mr Joaquín Alexander Maza Martelli, ed al Segretario Generale Mr António Guterres, al Presidente della Corte Europea dei Diritti Umani, il giudice Guido Raimondi, di intervenire in difesa dell’avvocatessa iraniana Nasrin Sotoudeh, chiedendone la grazia e la liberazione.